domenica 10 maggio 2020

Auguri a tutte le mamme!


3 novembre, ore 6.55! La data e l’orario più belli che la nostra famiglia possa ricordare!
Già perché proprio il 3 novembre alle 6.55 era tempo che venissi al mondo per conoscere la mia mamma ed il mio papà!
Quante volte mi hai raccontato quanto tempo ti ho fatto passare in ospedale dal 31 ottobre perché non volevo nascere (e aggiungo io chissà quanto avrai pregato che non nascessi il 2 novembre!), ma ne è valsa la pena, non credi mamma?!
Già, “mamma”, un’unica parola ricca di significati che ha cambiato 33 anni fa la mia vita, la tua e quella di papà!


Mi hai sempre raccontato che sono sempre stata abbastanza brava da piccolina, seppur a volte pestifera e birichina...

Mi ricordo io le arrabbiature e i pomeriggi che a volte ti ho fatto passare nella lotta al voler prima vedere i cartoni animati e poi finire gli infiniti compiti che ci venivano dati alle elementari...
Non mi avete fatto mai mancare niente: le gite alla domenica, le vacanze al mare, le scampagnate in montagna (con relativo bernoccolo)...sempre alla scoperta del mondo!


Poi gli anni son passati, son cresciuta e si sa, c’è sempre “quel periodo” mamma e figlia, ma ringrazio ogni giorno tutti i momenti passati al tuo fianco che mi hanno reso la donna che sono: forte, appassionata, curiosa, testarda e con dei valori profondi per i quali vivere e lottare...che sono quegli stessi valori che ti contraddistinguono quali l’amore, l’amicizia, la famiglia, la sincerità, la fiducia, la lealtà, la costanza, la perseveranza, la comprensione...e potrei andare avanti all’infinito nel descrivere tutto quello che mi hai/avete insegnato.



Ogni anno in questo giorno di festeggiamenti dedicati alla mamma penso a quanto sia fortunata che mi sia capitata una mamma come te e non potrei che esserne orgogliosa.



Ho cercato di trattenere l’emozione quel fatidico giorno nel quale sono andata via di casa, ma c’erano gli occhi lucidi e non mi vergogno di dire che ho pianto una volta a casa, contenta per la vita che stavo iniziando, da sola, ma triste per aver “oltrepassato” il capitolo di “figlia sotto lo stesso tetto”.


Il papà avrà avuto l’onore di accompagnarmi all’altare, ma la nostra complicità madre/figlia io la ritrovo tutta in questa foto, in quegli occhi che con attenzione mi hanno reso perfetta nel MIO giorno e mi hanno fatto sentire amata e fiera di essere tua figlia..e non dimentichiamoci della nostra capacità fantasiosa e creativa, la stessa che la notte prima del matrimonio mi ha fatto emozionare, con la tua semplicità e tutto il vostro amore da mamma e papà a semplicemente figlia, vostra figlia...ricordi?!
Quanta emozione...ancora oggi la provo nel ricordare quella sera e nel riguardare la foto qui sotto!


Che orgoglio essere tua figlia!
Che bello chiamarti con dolcezza mamma...la MIA mamma!
Che felicità esserci ogni anno per festeggiarti e festeggiare il più potente gesto d’amore che tu abbia affrontato con papà per la creazione di uno splendido ed indivisibile noi!

Auguri mamma! Ti voglio bene!
Tua figlia Mary...❤️


martedì 5 maggio 2020

60 anni e non sentirli!!!






Per chi non lo conoscesse..questo è Paolo Guffanti...figlio, uomo, marito e papà!

Paolo è un semplice bambino che negli anni è cresciuto trasformandosi da figlio a uomo: ha coltivato passioni con gli amici di una vita e ha fatto suo il prezioso valore della vita accettando di mettere la propria sempre al primo posto per salvare quella degli altri diventando Vigile del Fuoco.

Paolo è un marito fedele e sempre presente che seppur a volte abbia dovuto mettere al primo posto il proprio lavoro mettendo in pericolo la propria vita lottando contro alluvioni, incendi, terribili incidenti e terremoti, beh, è sempre tornato a casa con gli occhi colmi di gioia e amore nei confronti di mia mamma Raffaella, con quasi sempre gli occhi stanchi e commossi per quanto avevano visto, ma pur sempre sognanti di un eterno innamorato!

Paolo è con tre semplici parole “il mio papà!”, il mio eroe e l’orgoglio più grande che possa raccontare attraverso queste mie poche parole, le parole di una figlia fiera e onorata di essere stata scelta e voluta come figlia da queste due meravigliose persone che sono i miei genitori...e che si sta emozionando a scrivere tutto questo!

Paolo oggi compie 60 anni e a breve andrà anche a godersi la tanto meritata pensione!

Per prima cosa, non pensare di sfuggire a una super festa papà, perché non appena sarà possibile nessuno ci impedirà di festeggiare come si deve!!!

In secondo luogo, direi che non abbia tanto altro da aggiungere se non farti i miei migliori auguri per i tuoi 60 anni...di saggezza, di esperienza e di avventure belle e brutte che la vita ti ha messo lungo il cammino e continuerà ad offrirti!

Nonno Giovanni, tuo papà, da lassù sarà pronto a festeggiare questo importante traguardo ne sono sicura e sono sicura che come voi lo avete sempre detto a me, anche lui sarà fiero di aver cresciuto un figlio, marito e padre come te!..e anche nonna Gilda non può che esserne fiera!

Abbiamo tante corse da vivere assieme (io come runner, tu come fotografo ufficiale e la mamma come tifosa numero 1); avrai tantissimo tempo da riempire con i tuoi mille impegni e passioni (e lavoretti da fare a casa nostra!) e non appena sarà possibile anche per mamma andare in pensione, non vi aspetta altro che andare alla scoperta del mondo e delle sue meraviglie (mezzo di trasporto permettendo, vero mamma?!?).


AUGURI di BUON COMPLEANNO A UNA PERSONA SPECIALE!
AUGURI di BUON COMPLEANNO PAOLO!
MA SEMPLICEMENTE AUGURI di BUON COMPLEANNO A TE CHE SEI IL MIO PAPÀ ❤️,
IL MIGLIORE CHE POTESSI DESIDERARE!

lunedì 27 aprile 2020

Viva la libertà!


La voglio qui per me, la voglio qui per te
La voglio anche per chi non la vuole per sé
Tempi difficili, a volte tragici
Bisogna crederci e non arrendersi
Viva la libertà
(Viva la libertà - Jovanotti)

Ci tengo a una premessa e cioè che di politica oggi, come ieri, come forse anche in un prossimo futuro me ne interesserò poco, giusto o sbagliato che sia!

Se cerco sul vocabolario Treccani la parola LIBERTÀ trovo la seguente definizione: 
"La facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo."

Mi chiedo, caro Presidente del Consiglio, e mi rivolgo a Lei in quanto Capo del governo italiano, cosa non le è chiaro in questa semplice e concisa definizione?

In un paese dove gli italiani hanno fatto e stanno facendo fatica...

...e nonostante ciò' hanno dimostrato un senso civico e di condivisione incredibile, con donazioni che spesso hanno oltrepassato la stupida burocrazia del Suo governo per reperire nell'immediato dispositivi medici e creare spazi e strutture (a volte da zero) per salvare vite...

...BENE, mi chiedo:

- con che diritto Lei, caro Presidente, stabilisce chi far lavorare e chi no decidendo fondamentalmente chi far fallire prima e chi dopo?
- con che diritto Lei, caro Presidente, si sta dimenticando di quel mondo dello spettacolo, della cultura e dell'arte, che tanto è servito durante il lockdown e servirà a tenere su il morale di quelle persone che Lei ha chiuso in casa?..e che servirà a far risalire il suo amato PIL?
- con che diritto Lei, caro Presidente, sta negando la libertà di culto alle persone, negando ancora una volta loro la propria libertà di fede, che tanto potrebbe aiutare in questo momento di difficoltà?
- con che diritto Lei, caro Presidente, fa andare a lavorare i genitori (dove lo ha permesso ovviamente), senza pero' dare una soluzione sul dove "parcheggiare" i figli?
- con che diritto Lei, caro Presidente, fa riavvicinare le famiglie, ma solo quelle, in un  certo senso, "certificate"?...
- con che diritto Lei, caro Presidente, gioca a fare il politico con il c* degli altri in un momento dove in alcune regioni e in Lombardia (perché si, sono fieramente lombarda), in alcune città, se ne sono andate intere preziose generazioni di nonni che hanno fatto la storia mentre ancora abbiamo impresse le immagini di quei carri militari blindati pieni di bare?

...con che diritto, Presidente???
...con che diritto invoca conferenze, le chiude lasciando agli italiani più' dubbi di prima e poi si mette nei giorni successivi a "rattoppare" e "affinare" ciò' che ha pubblicamente dichiarato in pompa magna? 
Me lo spieghi, caro Presidente, perché questa famigerata FASE 2 proprio non l'ho capita!?! 
...E sinceramente non penso di essere stata l'unica!

Attenzione, non sto dicendo che il lockdown non sia servito perché ritengo sia stato sacrosanto seppur faticoso da rispettare, e sono convinta sia servito a raggiungere quel barlume di luce che stiamo vedendo oggi in fondo al tunnel (io in primis i miei genitori li ho visti dal 23 febbraio un'unica volta dal vivo e li rivedrò' il 4 maggio perché le rispetto le regole -non vedo l'ora- e continuerò ancora per molto a lavorare in smart-working per la mia salvaguardia cercando comunque di limitare al massimo gli spostamenti).

Ma non crede, caro Presidente, che sarebbe stato forse più' corretto dare in primis alle persone delle regole chiare, schiette ed indicative sul cosa correttamente fare e non fare e lasciare che tutti si organizzassero di conseguenza e solo dopo intervenire, come corretto fosse, nel caso in cui queste non venissero rispettate???
Cosa c'è di diverso nel rispettare i distanziamenti in farmacia, in un'azienda, in un tabaccaio o in una chiesa?...Il "gioco del lotto" forse?

Le persone hanno capito che dovranno imparare a convivere con il virus a lungo e penso che nessuno abbia molta voglia di rischiare la propria vita. Ritengo sia nell'interesse di tutti fare il massimo per rispettare le regole necessarie per poter vivere "con il minimo rischio", ma se non sarà data la possibilità a queste stesse persone di poter vivere con dignità la propria vita, le persone, secondo Lei caro Presidente, avranno più paura dell'invisibile COVID-19 o del non riuscire a dare un pasto caldo e un tetto sopra la testa ai propri figli?

Fin da bambini ci sono stati insegnati dei valori e la libertà ne ha sempre fatto parte, soprattutto ci è sempre stata insegnata l'importanza delle regole, ma ora dove sono finiti questi valori e il diritto umano del poterli rispettare?...e perché era cosi difficile dare delle regole piuttosto che parlare sul contenuto di non so quante inutili pagine?

Non si può' ragionare a settori, ma con regole che bisogna poi far rispettare nell'interesse della sicurezza di TUTTI i cittadini italiani, NESSUNO ESCLUSO!

domenica 29 marzo 2020

“Arrivederci” Maurizio!

“Gesù ci insegna a vivere il dolore accettando la realtà della vita con fiducia e speranza, mettendo l’amore di Dio e del prossimo anche nella sofferenza: è l’amore che trasforma ogni cosa.”
-Papà Francesco-



La prima foto me l’hanno gentilmente condivisa i miei genitori ormai qualche mese fa...la vostra fantastica “SHALOM”...
La seconda, beh lo ammetto, l’ho fregata dal tuo profilo social perché rappresenta esattamente la persona che eri...anzi che SEI!!!

Mi sono chiesta più e più volte se fosse giusto o sbagliato mettermi a scrivere questi miei pensieri, ma stiamo vivendo in un momento così delicato dove già è così difficile stare lontano dagli affetti della propria famiglia e dai propri amici....che egoisticamente ho bisogno di urlare al mondo il dolore che mi porto dentro alla ricerca di abbracci virtuali e parole di conforto che sappiano guarire un cuore ferito...alla ricerca di quella fede in grado di trovare speranza anche nella più dolorosa sofferenza.

Fino a ieri ho fatto il più atroce degli sbagli: ho dato per scontato che la vita andasse avanti “normale” scandita solo dalle nuove leggi sociali dettate dal COVID-19, ma sono qui a ricordare a tutti di non fare il mio stesso sbaglio perché purtroppo, nel bene e nel male, la vita va avanti con tutte le sue sfaccettature e io non potevo che tornare a rendermene conto nel modo più doloroso possibile.

Caro Maurizio, non sapevo se scriverti, ma tu hai sempre letto il mio blog (quando due anni fa se non di più ero senz’altro più costante nel pubblicare), seguivi le mie imprese sportive e avevi sempre un profondo senso di ammirazione per la mia testardaggine e la mia perseveranza nella corsa...

Hai visto crescere e diventare grande una “piccola Mary” e allo stesso tempo ti sei appassionato alle partite di calcio dei ragazzi e dei bambini del “Malna” e di tutta lo polisportiva di calcio del Biumo!

Ci hai visto pronunciare il nostro sì più grande e diventare famiglia davanti agli occhi di Dio, quegli stessi occhi che ti hanno accolto al Suo fianco nei cieli, portandoti in pace, lassù, tra gli angeli in festa.

Sai, tu e Carlo eravate la mia brigata di cucina preferita nelle vacanze estive dell’oratorio: sono convinta che la fatica fosse tanta, ma avevate sempre un sorriso per tutti e la voglia di fare scherzi!

Proprio il giorno del mio compleanno mi avevi fatto gli auguri condividendomi delle vere e proprie foto “storiche”, dei reperti più che altro, di uno dei tanti carnevali passati su un carro dell’oratorio per le vie del centro di Varese vestita da “pseudo-indiana” perché come dicevi tu: “Biumo Inf. doveva esserci”!...

Le notti passate a mettere in piedi il presepe di Natale, i pomeriggi a far patatine e salamelle...ho veramente troppi ricordi e vorrei potermeli ricordare tutti per aver la forza di scriverli e portarli per sempre nel cuore...

Lasciatelo dire però...avevi un terribile difetto, perché dannazione non c’è mai stato verso di farti cambiare fede calcistica...cosa ci avrai mai trovato in quel bianconero?!?...MAH!

Il mio cuore è ferito e saper di non poterti onorare e salutare come sarebbe giusto che fosse fa ancora più male...come fa male non poter essere fisicamente vicini a Patty, Fede e Luca e a tutta la tua grande ed immensa famiglia.

Dannazione se fa male...ed è veramente difficile dover affrontare tutto questo dolore in questa situazione!...Perdonami se ti ho scritto, ma è difficile tenersi tutto dentro e la prova a cui Dio ci sta sottoponendo tutti oggi è più dura che mai!

Io non ho veramente parole, ma ti prometto...te lo prometto caro Maurizio, che porterò sempre con me ogni singolo momento passato con te e ogni più piccolo ricordo! Onorerò sempre la tua persona!

Ora, con gli occhi gonfi e il cuore colmo di lacrime non posso che essere felice di saperti in pace, lassù, con gli angeli, a riabbracciare i tuoi cari e a vegliare su tutti noi, specialmente su Patty, i tuoi adorati figli Luca e Fede, su Anna e i tuoi nipoti.

Ti voglio bene Maurizio e te ne vorrò sempre! È stato un onore averti incontrato sulla mia strada e aver condiviso una parte di questa “fantastica storia che è la vita”.

Si, perché nonostante tutto...che fantastica storia è la vita!

CIAO CARO MAURIZIO!..TI ABBRACCIO FORTE!

sabato 21 marzo 2020

Lettera aperta ai miei nonni che ci guardano da lassù...


Ciao nonna Giancarla,
Ciao nonno Raffaele e nonno Giovanni.
Non ci siete più da parecchi anni e parlo spesso con voi, ma oggi avevo voglia di scrivervi.

Avevo del tempo libero...cosa più unica che rara nella nostra normale quotidianità, ma cosa del tutto eccezionale in questo periodo!

Sapete, ciò che sembrava un virus tanto lontano e del quale prendersi gioco perché presente in uno stato cosi' lontano rispetto a noi come la Cina (con l'idea che tanto "a noi non sarebbe toccato"), in realtà con quel suo essere invisibile è arrivato alle nostre porte, ha bussato e oserei dire ha ottenuto facile ingresso letteralmente asfaltando un paese intero e mettendo lentamente in ginocchio la nostra amata Lombardia.

...ma sta, stiamo lottando cari nonni, perché anche noi siamo in guerra e di qualunque tipo si tratti, bisogna vincerla, INSIEME!!!
...SIAMO ITALIANI e l'orgoglio italiano è giusto che non ci sia solo quando c'è in campo la nostra nazionale di calcio!
Oggi in campo c'è una Nazionale con la "N" maiuscola, ben più importante, nettamente più numerosa e che in prima linea sta combattendo in trincea: ci sono medici, infermieri, ospedali, volontari e in poche parole c'è un intero sistema sanitario che lotta...persone che instancabili non mollano un colpo e stanno dando TUTTO per noi (anche se nonni, come sempre, c'è qualcuno che proprio non la vuole capire quale sia la cosa giusta da fare!).

Non avrei mai pensato di ritrovarmi a vivere una situazione del genere e sono convinta che nessuno la augurerebbe al suo peggior nemico: qui siamo tutti chiusi in casa per il nostro bene in primis, ma soprattutto per quello delle persone a noi più care. 
Niente abbracci, niente baci, niente uscite con gli amici o momenti di convivialità con i propri cari, ma solo ed esclusivamente uscite mirate per l'acquisto di beni di prima necessità e per andare a lavorare (per chi non è stato capace o non ha potuto riorganizzarsi con il proprio lavoro da casa, nell'ormai ben nota modalità "smart-working"). 

Come si legge in tutti i social e come magari lo starete pensando anche voi, ebbene si, a noi è stato chiesto di rimanere a casa e non di andare in guerra come ai vostri tempi: niente armi, ma solo ci è stato chiesto di rimanere a casa...con le persone che amiamo, con i nostri bambini, i nostri animali e la nostra tecnologia, già, perché è vero che il contatto umano è fondamentale, ma cari nonni, qui ci si può telefonare per scambiarsi quattro chiacchiere, ma soprattutto ci si può vedere perché a differenza del vostro tempo, altroché se ha corso la società fino ad oggi!!!

Beh, sia chiaro, mi mancano tante cose della mia quotidianità: mi manca soprattutto vedere dal vivo papà e mamma (già, proprio i vostri figli che non vedo l'ora di riabbracciare), mi mancano i momenti di condivisione con i colleghi del lavoro, cominciano a mancarmi le spese al supermercato alla ricerca di qualsivoglia prodotto strano visto in una qualche sgangherata pubblicità...e mi mancano i miei 5/10 km di corsa quotidiana...eccome se mi mancano,dall'oggi al domani, dal tutto al niente!
...e poveri muscoli quando riprenderò a correre...sarà una bella fatica anche se poi mi guardo dentro e penso "Magari era destino che non esagerassi con le mezze maratone quest'anno per preparare una maratona l'anno prossimo...chissà...!" ;o)

Insomma, sono sciocchezze cari nonni, ma come mancano da un lato, ritengo che lo STARE A CASA sia una regola TANTO NECESSARIA quanto DOVEROSA da rispettare dall'altro, anche solo per rispetto di chi sta mettendo la propria vita al nostro servizio, andando incontro a rischi e pericoli in prima persona...
Mi pare una sciocchezza NON ESSERE CAPACI nel rispettare una regola tanto semplice quanto banale e cioè quella dello stare a casa, soprattutto se pensiamo a come sono le nostre case al mondo d'oggi e cioè piene di tutto ciò di cui abbiamo bisogno e oltre...!!!

In compenso, porca miseria, ma sapete quanto tempo riscoperto e quante attività soprattutto???...
Non dover correre a fare i mestieri per poi dover uscire per qualche commissione che in settimana non si avrebbe avuto il tempo di fare...
Mettersi alla prova in cucina ed aver tempo di provarci: prima prova per "pasta alla sorrentina" a detta del marito...SUPERATA!!!
Leggere, ma soprattutto scrivere...già, una cosa che mi è sempre piaciuta fare, ma per la quale ho sempre avuto poco tempo!...ho un libro in "stand-by" che aspetta solo me per essere scritto e chissà che non la volta buona per finirlo!
Giocare alla play: si, è una cosa stupida, ma pur avendola in casa, io e Teo non abbiamo mai avuto lontanamente né la voglia né il tempo di usarla per i troppi impegni e la mancanza di tempo e la stanchezza che bussava alla nostra porta a fine giornata..

Sono convinta, cari nonni, che anche noi rimarremo scottati da ciò che stiamo vivendo: sono convinta che cambieremo il nostro modo di vivere le interazioni sociali (e forse per un po' sono quasi convinta che avremo paura dall'uscire da quella casa che ci ha fatto da nido e continuerà ad esserlo per ancora un bel po' di giorni), cambieranno le nostre abitudini e sono convinta che anche le nostre priorità nella vita subiranno a loro modo uno scossone importante...

Io lo so che da lassù voi ci state guardando e vi sento sapete?!..vi sento quando sussurrate attraverso il vento o quando entrate incalzanti nei nostri sogni la notte dicendoci che "andrà tutto bene"!

Mi mancate anche voi più che mai e spero che vi stia rendendo fieri della nipote che sono diventata...

Vi voglio bene!

domenica 15 marzo 2020

SETTIMANA NUMERO UNO...



Una settimana...

Una settimana vissuta a casa, come da decreto legge anzi no, come da fiera cittadina ITALIANA dotata di enorme senso civico e profondo senso di responsabilità verso le persone che mi circondano, da quelle a me più care alle più sconosciute.
Una settimana vissuta a casa in segno di enorme rispetto per tutti quei medici, infermieri, operatori sanitari e semplici persone che stanno mettendosi in prima linea anzi no, HANNO SCELTO di mettersi in prima linea per combattere un nemico tanto invisibile quanto cattivo.

A LORO VA IL MIO GRAZIE ENORME!
...PER ESSERSI MESSI IN PRIMA LINEA, PER NON AVERCI PENSATO UN ATTIMO E PER AVER FATTO DELLA SPERANZA E DELLA PERSEVERANZA LA LORO ARMA PER COMBATTERE LA PAURA, LA STANCHEZZA E LA LONTANANZA DAI PROPRI CARI...

Perché ricordiamoci che queste persone non hanno poteri straordinari come Superman o Spiderman, ma sono semplici persone, con famiglie, con una vita quotidiana e lavorativa che si sono trovati del tutto sconvolta dall'oggi al domani..per loro scelta, una scelta di vita fatta tanti anni fa!

Una settimana, la prima, a lavorare in modalità del tutto nuova, tramite il cosiddetto "smart-working", in una condizione quantomeno "strana" e particolare, ma fondamentale più che mai in questo periodo per il bene di tutti...e che credo in fondo ci farà bene, ci farà crescere e render ancor più consapevoli del nostro lavoro e delle nostre responsabilità.

Una settimana in cui il silenzio che troviamo al di fuori delle nostre finestre (soprattutto nel weekend) è spiazzante, ma al tempo stesso commovente quando viene rotto da applausi e canzoni, dal nostro inno, e da tutti quei FLASHMOB SPONTANEI che da Nord a Sud servono a ricordarci che SIAMO TUTTI PARTE DI UNA STESSA COMUNITÀ CHE STA LOTTANDO e DEVE LOTTARE contro una male comune..e che semplicemente servono a ricordarci che siamo ITALIANI.

Una settimana dove essere costretta ad abbandonare una delle mie passioni più grandi, la corsa, credetemi, non è per niente facile, ma nemmeno mi pongo il problema del dover, senza polemiche, capire se usare o meno l'autocertificazione per poterla praticare come attività fisica nelle vie vicino casa perché, dannazione, ce lo stanno ripetendo (e il nostro sistema sanitario oserei dire ci sta pregando) con ogni mezzo possibile ed immaginabile, che BISOGNA STARE A CASA!!!...per il bene nostro e quello di tutti.

Una settimana dove parlare con i propri genitori solo attraverso la tecnologia nessuno se lo sarebbe aspettato (e ringraziamola per una volta questa tecnologia che sta permettendo a tutti noi di render la nostra socialità più semplice di quello che sarebbe potuta essere parecchi anni fa!). 
Già, perché io sono sposata (e quindi non ho bisogno di vedere e sentire la persona che più amo attraverso una chiamata Skype o Whatsapp), ma abituata a passare quotidianamente dai miei genitori per correre sul Tapis Roulant per allenarmi dopo il lavoro (perché io non ho lo spazio per tenerlo in casa)
...beh, cazzo mi manca, mi manca come l'aria!!! E non pensate che sia immune a questa "lontananza", che non ci pensi almeno un pochino qualche minuto al giorno perché non è così: mi manca, mi manca eccome vedere, DAL VIVO, i miei genitori!
Ma lo potrò fare presto se TUTTI NOI rispetteremo le regole!!!

E, DANNAZIONE, LA VOLETE CAPIRE O NO CHE PRIMA TUTTI SEGUIAMO LE REGOLE E PRIMA TUTTI POTREMO TORNARE ALLA NOSTRA NORMALITÀ?

La nostra vita è fatta di collegamenti sociali e tutti noi, inconsapevolmente e senza nemmeno rendercene conto, potremmo portare contagi anche nelle nostre famiglie.
Ci è stato chiesto e siamo stati pregati da chi sta vedendo la gente morire, di non fare chissà cosa, ma semplicemente di stare a casa.

Questo non è il momento di pensare a dove uscire a correre per "tenerci in forma" per il dopo. Usate un tappetino ed allenatevi in casa, ma senza esagerare e senza stressare il vostro sistema immunitario!
Questo non è il momento di chiedere a qualche amico di venire a casa vostra per far passare prima quel tempo che sembra non passare mai. Inventatevi gli aperitivi virtuali!
Questo non è il momento di condividere i momenti in famiglia: basta pranzi o momenti di condivisione! Potrebbe, a nostra insaputa, diventare un problema pur con tutte le buone intenzioni del caso! Siate responsabili, ve ne prego!

Prima ci renderemo conto di tutto questo e prima potremo recuperare il tempo che ci è stato privato!

EVITIAMO DI CONTAGIARE E DI ESSERE CONTAGIATI!
...CAZZO...STIAMO A CASA!...COSA NON VI è CHIARO?!?
Leggete, giocate alla playstation, giocate con i vostri bambini (e ringraziate del tempo che vi è stato donato in loro compagnia) e fate con tutto questo tempo tutto quello per il quale vi siete sempre lamentati in passato...

VE NE PREGO...STATE A CASA!...e vedrete che #andràtuttobene

martedì 10 marzo 2020

COVID-19

È da tanto che non scrivo sul blog. 
Più di un anno è passato dall’ultima volta (quasi due forse), banalmente con la semplice giustificazione che sono stati gli elevati ritmi quotidiani ad “obbligarmi” ad uno stop, legati all’intenso lavoro da un lato o al semplice voler vivere la mia vita, con le mie passioni, i miei affetti e le mie scelte dall’altro.

Oggi però ho sentito il bisogno, rigorosamente da casa, di riprendere in mano la tastiera del mio computer per mettere nero su bianco le mie emozioni, i miei pensieri, perché no le mie “paure”, che tanto attraversano come me la mente di milioni di italiani e non solo!

Per quale motivo vi chiederete voi?..forse mi basterebbe scrivere la parola “CORONAVIRUS”! 

Quando alla fine del 2019 la preoccupazione della maggior parte degli italiani era come organizzare la notte di San Silvestro mentre in Cina cominciavano i primi problemi legati a questo fantomatico virus trasmesso a causa di una mutazione partita da un pipistrello, chi l’avrebbe mai detto che da lì a un mese l’Italia sarebbe dovuta arrivare a considerarsi “ZONA ROSSA”? 

Chi l’avrebbe mai detto che un intero stato sarebbe stato discriminato dal resto del mondo perché considerato “infetto”? 
Chi l’avrebbe mai detto che da un giorno all’altro migliaia di italiani si sarebbero trovati a dover rispettare banali (oserei dire quasi scontate per il bene comune), ma importantissime regole di igiene personale e a doversi ripetere in maniera ossessiva come un mantra un’unica severa, ma atroce legge da rispettare: “STATE A CASA!”?
Chi l’avrebbe mai detto che per stare vicino alle persone, ai nostri cari, avremmo dovuto trovarci nella condizione del dover rispettare 1 metro di distanza, sempre e comunque facendo prevalere la scelta del restare ognuno a casa propria usando in alternativa tutti i mezzi tecnologici a nostra disposizione affinché la nostra “socialità” non venisse del tutto annullata? 
Chi l’avrebbe mai detto che oggi, marzo 2020, il più grande gesto d’amore da fare nei confronti delle persone che più amiamo non sia un bacio, non un abbraccio, ma la distanza e il comportarsi nel modo più asociale possibile nei loro confronti?

Ebbene sì, chi l’avrebbe mai detto?!

..eppure siamo qui a parlarne, io a scriverne, perché la realtà dei fatti è che in questo anno bisesto (mai come quest’anno così funesto!) la realtà è che le persone non possono, e per il bene comune di tutti gli abitanti dell’Italia, NON DEVONO USCIRE DI CASA! 
E questo non è più un consiglio, ma un ORDINE!
..eppure sono qui a parlarne perché vi posso assicurare che alzarsi la mattina e lavorare da casa in modalità Smart-Working seppur da un lato possa avere i suoi aspetti positivi (una sveglia più cristiana, più pace e tranquillità e silenzio e maggiore concentrazione a disposizione), dall’altro posso assicurarvi che manca quello stress quotidiano e quella frenesia aziendale ormai parte della mia/nostra quotidianità...senza contare la perdita di tutti quei piccoli contatti sociali di confronto e di crescita personale e professionale!
..eppure sono qui a scrivere la mia testimonianza anche da semplice atleta che per il bene proprio e di quello delle persone a me più care, rinuncerà per un po’ a una delle sue più grandi passioni, la corsa, per evitare che uno sforzo indebolisca il mio sistema immunitario mettendolo più a rischio contagio per me e per le persone a me più care (in primis mio marito, roccia e luce della mia vita!)!

Ebbene, il 9 marzo 2020, il COVID-19 ha DECRETATO nuove regole:
- Lo sport si è fermato...
- Il lavoro ha dovuto “arrendersi” a modo suo al rispettare nuove, ma ben più drastiche regole, a volte veramente difficili per le aziende...una grande e immensa prova!
- La normale quotidianità fino a nuovo ordine sarà il DOVER RIMANERE A CASA, annullando qualsivoglia rapporto sociale anche a noi più caro...

Senso civico, senso di responsabilità e l’aver acquisito una grande consapevolezza saranno i nuovi mantra che dovranno portare le persone ancor di più a capire l’enorme rischio che l’Italia sta correndo. STATE A CASA!
Gli ospedali, i medici, gli infermieri non riusciranno a reggere una crescita esponenziale e troppo rapida di contagi: non parliamo di robot, ma di esseri umani che si sono ritrovati coinvolti in un vortice più grande di loro. AIUTIAMOLI!...STATE A CASA!
Proteggete le persone a voi più care ed evitate “passeggiate inutili”. STATE A CASA!

Fino allo sfinimento...STIAMO e STATE A CASA!!!

Ci vorrà il tempo che ci vorrà, ma pensate a quale sarà il sapore di un abbraccio, di un bacio o di una semplice stretta di mano quando finalmente ci sarà concesso nuovamente di farlo?!

STATE A CASA! Si, lo ripeterò fino al farmi odiare per le volte in cui l’ho scritto, lo sto scrivendo e lo scriverò e continuerò a farlo!

Gli sbagli fino ad oggi sono stati fatti per la troppa superficialità iniziale che abbiamo dimostrato! Adesso è tempo di dimostrare come l’unione faccia la forza e come solo insieme si possa vincere e superare un momento di grande difficoltà. STATE A CASA!

Un piccolo ed ultimo appunto che mi sento di fare: 
- Regione Lombardia ha attivato un IBAN per fare delle donazioni, Regione Lombardia-Sostegno emergenza Coronavirus” (numero iban IT76P0306909790100000300089),
- Chiara Ferragni e Fedez, a seguito di loro iniziale donazione e grazie al potere dei social, hanno condiviso una raccolta economica tramite crowdfunding al seguente link (e in meno di 24h il loro essere social ha permesso la raccolta di quasi 3 milioni di euro che verranno senz’altro superati!)

Ognuno ha le sue possibilità economiche e per certi aspetti anche solo una semplice condivisione farà la differenza e sottolineo che ognuno è e sarà sempre libero di avere un proprio pensiero e giudizio sulle persone, ma a parer mio quando in gioco c’è l’obiettivo di aiutare nel concreto chi sta dando anima, cuore e corpo per curare e salvare vite da una minaccia contro la quale ahimè non abbiamo una potente arma che possa venire in nostro aiuto...beh, perdonatemi ma non esistono pregiudizi e la sola cosa che possa scrivere è che L’UNIONE FA LA FORZA. 
Io la mia donazione l’ho fatta, seppur piccola. Fatela anche voi! 

E STIAMO...STATE A CASA!...per favore!