sabato 21 marzo 2020

Lettera aperta ai miei nonni che ci guardano da lassù...


Ciao nonna Giancarla,
Ciao nonno Raffaele e nonno Giovanni.
Non ci siete più da parecchi anni e parlo spesso con voi, ma oggi avevo voglia di scrivervi.

Avevo del tempo libero...cosa più unica che rara nella nostra normale quotidianità, ma cosa del tutto eccezionale in questo periodo!

Sapete, ciò che sembrava un virus tanto lontano e del quale prendersi gioco perché presente in uno stato cosi' lontano rispetto a noi come la Cina (con l'idea che tanto "a noi non sarebbe toccato"), in realtà con quel suo essere invisibile è arrivato alle nostre porte, ha bussato e oserei dire ha ottenuto facile ingresso letteralmente asfaltando un paese intero e mettendo lentamente in ginocchio la nostra amata Lombardia.

...ma sta, stiamo lottando cari nonni, perché anche noi siamo in guerra e di qualunque tipo si tratti, bisogna vincerla, INSIEME!!!
...SIAMO ITALIANI e l'orgoglio italiano è giusto che non ci sia solo quando c'è in campo la nostra nazionale di calcio!
Oggi in campo c'è una Nazionale con la "N" maiuscola, ben più importante, nettamente più numerosa e che in prima linea sta combattendo in trincea: ci sono medici, infermieri, ospedali, volontari e in poche parole c'è un intero sistema sanitario che lotta...persone che instancabili non mollano un colpo e stanno dando TUTTO per noi (anche se nonni, come sempre, c'è qualcuno che proprio non la vuole capire quale sia la cosa giusta da fare!).

Non avrei mai pensato di ritrovarmi a vivere una situazione del genere e sono convinta che nessuno la augurerebbe al suo peggior nemico: qui siamo tutti chiusi in casa per il nostro bene in primis, ma soprattutto per quello delle persone a noi più care. 
Niente abbracci, niente baci, niente uscite con gli amici o momenti di convivialità con i propri cari, ma solo ed esclusivamente uscite mirate per l'acquisto di beni di prima necessità e per andare a lavorare (per chi non è stato capace o non ha potuto riorganizzarsi con il proprio lavoro da casa, nell'ormai ben nota modalità "smart-working"). 

Come si legge in tutti i social e come magari lo starete pensando anche voi, ebbene si, a noi è stato chiesto di rimanere a casa e non di andare in guerra come ai vostri tempi: niente armi, ma solo ci è stato chiesto di rimanere a casa...con le persone che amiamo, con i nostri bambini, i nostri animali e la nostra tecnologia, già, perché è vero che il contatto umano è fondamentale, ma cari nonni, qui ci si può telefonare per scambiarsi quattro chiacchiere, ma soprattutto ci si può vedere perché a differenza del vostro tempo, altroché se ha corso la società fino ad oggi!!!

Beh, sia chiaro, mi mancano tante cose della mia quotidianità: mi manca soprattutto vedere dal vivo papà e mamma (già, proprio i vostri figli che non vedo l'ora di riabbracciare), mi mancano i momenti di condivisione con i colleghi del lavoro, cominciano a mancarmi le spese al supermercato alla ricerca di qualsivoglia prodotto strano visto in una qualche sgangherata pubblicità...e mi mancano i miei 5/10 km di corsa quotidiana...eccome se mi mancano,dall'oggi al domani, dal tutto al niente!
...e poveri muscoli quando riprenderò a correre...sarà una bella fatica anche se poi mi guardo dentro e penso "Magari era destino che non esagerassi con le mezze maratone quest'anno per preparare una maratona l'anno prossimo...chissà...!" ;o)

Insomma, sono sciocchezze cari nonni, ma come mancano da un lato, ritengo che lo STARE A CASA sia una regola TANTO NECESSARIA quanto DOVEROSA da rispettare dall'altro, anche solo per rispetto di chi sta mettendo la propria vita al nostro servizio, andando incontro a rischi e pericoli in prima persona...
Mi pare una sciocchezza NON ESSERE CAPACI nel rispettare una regola tanto semplice quanto banale e cioè quella dello stare a casa, soprattutto se pensiamo a come sono le nostre case al mondo d'oggi e cioè piene di tutto ciò di cui abbiamo bisogno e oltre...!!!

In compenso, porca miseria, ma sapete quanto tempo riscoperto e quante attività soprattutto???...
Non dover correre a fare i mestieri per poi dover uscire per qualche commissione che in settimana non si avrebbe avuto il tempo di fare...
Mettersi alla prova in cucina ed aver tempo di provarci: prima prova per "pasta alla sorrentina" a detta del marito...SUPERATA!!!
Leggere, ma soprattutto scrivere...già, una cosa che mi è sempre piaciuta fare, ma per la quale ho sempre avuto poco tempo!...ho un libro in "stand-by" che aspetta solo me per essere scritto e chissà che non la volta buona per finirlo!
Giocare alla play: si, è una cosa stupida, ma pur avendola in casa, io e Teo non abbiamo mai avuto lontanamente né la voglia né il tempo di usarla per i troppi impegni e la mancanza di tempo e la stanchezza che bussava alla nostra porta a fine giornata..

Sono convinta, cari nonni, che anche noi rimarremo scottati da ciò che stiamo vivendo: sono convinta che cambieremo il nostro modo di vivere le interazioni sociali (e forse per un po' sono quasi convinta che avremo paura dall'uscire da quella casa che ci ha fatto da nido e continuerà ad esserlo per ancora un bel po' di giorni), cambieranno le nostre abitudini e sono convinta che anche le nostre priorità nella vita subiranno a loro modo uno scossone importante...

Io lo so che da lassù voi ci state guardando e vi sento sapete?!..vi sento quando sussurrate attraverso il vento o quando entrate incalzanti nei nostri sogni la notte dicendoci che "andrà tutto bene"!

Mi mancate anche voi più che mai e spero che vi stia rendendo fieri della nipote che sono diventata...

Vi voglio bene!

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