domenica 29 marzo 2020

“Arrivederci” Maurizio!

“Gesù ci insegna a vivere il dolore accettando la realtà della vita con fiducia e speranza, mettendo l’amore di Dio e del prossimo anche nella sofferenza: è l’amore che trasforma ogni cosa.”
-Papà Francesco-



La prima foto me l’hanno gentilmente condivisa i miei genitori ormai qualche mese fa...la vostra fantastica “SHALOM”...
La seconda, beh lo ammetto, l’ho fregata dal tuo profilo social perché rappresenta esattamente la persona che eri...anzi che SEI!!!

Mi sono chiesta più e più volte se fosse giusto o sbagliato mettermi a scrivere questi miei pensieri, ma stiamo vivendo in un momento così delicato dove già è così difficile stare lontano dagli affetti della propria famiglia e dai propri amici....che egoisticamente ho bisogno di urlare al mondo il dolore che mi porto dentro alla ricerca di abbracci virtuali e parole di conforto che sappiano guarire un cuore ferito...alla ricerca di quella fede in grado di trovare speranza anche nella più dolorosa sofferenza.

Fino a ieri ho fatto il più atroce degli sbagli: ho dato per scontato che la vita andasse avanti “normale” scandita solo dalle nuove leggi sociali dettate dal COVID-19, ma sono qui a ricordare a tutti di non fare il mio stesso sbaglio perché purtroppo, nel bene e nel male, la vita va avanti con tutte le sue sfaccettature e io non potevo che tornare a rendermene conto nel modo più doloroso possibile.

Caro Maurizio, non sapevo se scriverti, ma tu hai sempre letto il mio blog (quando due anni fa se non di più ero senz’altro più costante nel pubblicare), seguivi le mie imprese sportive e avevi sempre un profondo senso di ammirazione per la mia testardaggine e la mia perseveranza nella corsa...

Hai visto crescere e diventare grande una “piccola Mary” e allo stesso tempo ti sei appassionato alle partite di calcio dei ragazzi e dei bambini del “Malna” e di tutta lo polisportiva di calcio del Biumo!

Ci hai visto pronunciare il nostro sì più grande e diventare famiglia davanti agli occhi di Dio, quegli stessi occhi che ti hanno accolto al Suo fianco nei cieli, portandoti in pace, lassù, tra gli angeli in festa.

Sai, tu e Carlo eravate la mia brigata di cucina preferita nelle vacanze estive dell’oratorio: sono convinta che la fatica fosse tanta, ma avevate sempre un sorriso per tutti e la voglia di fare scherzi!

Proprio il giorno del mio compleanno mi avevi fatto gli auguri condividendomi delle vere e proprie foto “storiche”, dei reperti più che altro, di uno dei tanti carnevali passati su un carro dell’oratorio per le vie del centro di Varese vestita da “pseudo-indiana” perché come dicevi tu: “Biumo Inf. doveva esserci”!...

Le notti passate a mettere in piedi il presepe di Natale, i pomeriggi a far patatine e salamelle...ho veramente troppi ricordi e vorrei potermeli ricordare tutti per aver la forza di scriverli e portarli per sempre nel cuore...

Lasciatelo dire però...avevi un terribile difetto, perché dannazione non c’è mai stato verso di farti cambiare fede calcistica...cosa ci avrai mai trovato in quel bianconero?!?...MAH!

Il mio cuore è ferito e saper di non poterti onorare e salutare come sarebbe giusto che fosse fa ancora più male...come fa male non poter essere fisicamente vicini a Patty, Fede e Luca e a tutta la tua grande ed immensa famiglia.

Dannazione se fa male...ed è veramente difficile dover affrontare tutto questo dolore in questa situazione!...Perdonami se ti ho scritto, ma è difficile tenersi tutto dentro e la prova a cui Dio ci sta sottoponendo tutti oggi è più dura che mai!

Io non ho veramente parole, ma ti prometto...te lo prometto caro Maurizio, che porterò sempre con me ogni singolo momento passato con te e ogni più piccolo ricordo! Onorerò sempre la tua persona!

Ora, con gli occhi gonfi e il cuore colmo di lacrime non posso che essere felice di saperti in pace, lassù, con gli angeli, a riabbracciare i tuoi cari e a vegliare su tutti noi, specialmente su Patty, i tuoi adorati figli Luca e Fede, su Anna e i tuoi nipoti.

Ti voglio bene Maurizio e te ne vorrò sempre! È stato un onore averti incontrato sulla mia strada e aver condiviso una parte di questa “fantastica storia che è la vita”.

Si, perché nonostante tutto...che fantastica storia è la vita!

CIAO CARO MAURIZIO!..TI ABBRACCIO FORTE!

sabato 21 marzo 2020

Lettera aperta ai miei nonni che ci guardano da lassù...


Ciao nonna Giancarla,
Ciao nonno Raffaele e nonno Giovanni.
Non ci siete più da parecchi anni e parlo spesso con voi, ma oggi avevo voglia di scrivervi.

Avevo del tempo libero...cosa più unica che rara nella nostra normale quotidianità, ma cosa del tutto eccezionale in questo periodo!

Sapete, ciò che sembrava un virus tanto lontano e del quale prendersi gioco perché presente in uno stato cosi' lontano rispetto a noi come la Cina (con l'idea che tanto "a noi non sarebbe toccato"), in realtà con quel suo essere invisibile è arrivato alle nostre porte, ha bussato e oserei dire ha ottenuto facile ingresso letteralmente asfaltando un paese intero e mettendo lentamente in ginocchio la nostra amata Lombardia.

...ma sta, stiamo lottando cari nonni, perché anche noi siamo in guerra e di qualunque tipo si tratti, bisogna vincerla, INSIEME!!!
...SIAMO ITALIANI e l'orgoglio italiano è giusto che non ci sia solo quando c'è in campo la nostra nazionale di calcio!
Oggi in campo c'è una Nazionale con la "N" maiuscola, ben più importante, nettamente più numerosa e che in prima linea sta combattendo in trincea: ci sono medici, infermieri, ospedali, volontari e in poche parole c'è un intero sistema sanitario che lotta...persone che instancabili non mollano un colpo e stanno dando TUTTO per noi (anche se nonni, come sempre, c'è qualcuno che proprio non la vuole capire quale sia la cosa giusta da fare!).

Non avrei mai pensato di ritrovarmi a vivere una situazione del genere e sono convinta che nessuno la augurerebbe al suo peggior nemico: qui siamo tutti chiusi in casa per il nostro bene in primis, ma soprattutto per quello delle persone a noi più care. 
Niente abbracci, niente baci, niente uscite con gli amici o momenti di convivialità con i propri cari, ma solo ed esclusivamente uscite mirate per l'acquisto di beni di prima necessità e per andare a lavorare (per chi non è stato capace o non ha potuto riorganizzarsi con il proprio lavoro da casa, nell'ormai ben nota modalità "smart-working"). 

Come si legge in tutti i social e come magari lo starete pensando anche voi, ebbene si, a noi è stato chiesto di rimanere a casa e non di andare in guerra come ai vostri tempi: niente armi, ma solo ci è stato chiesto di rimanere a casa...con le persone che amiamo, con i nostri bambini, i nostri animali e la nostra tecnologia, già, perché è vero che il contatto umano è fondamentale, ma cari nonni, qui ci si può telefonare per scambiarsi quattro chiacchiere, ma soprattutto ci si può vedere perché a differenza del vostro tempo, altroché se ha corso la società fino ad oggi!!!

Beh, sia chiaro, mi mancano tante cose della mia quotidianità: mi manca soprattutto vedere dal vivo papà e mamma (già, proprio i vostri figli che non vedo l'ora di riabbracciare), mi mancano i momenti di condivisione con i colleghi del lavoro, cominciano a mancarmi le spese al supermercato alla ricerca di qualsivoglia prodotto strano visto in una qualche sgangherata pubblicità...e mi mancano i miei 5/10 km di corsa quotidiana...eccome se mi mancano,dall'oggi al domani, dal tutto al niente!
...e poveri muscoli quando riprenderò a correre...sarà una bella fatica anche se poi mi guardo dentro e penso "Magari era destino che non esagerassi con le mezze maratone quest'anno per preparare una maratona l'anno prossimo...chissà...!" ;o)

Insomma, sono sciocchezze cari nonni, ma come mancano da un lato, ritengo che lo STARE A CASA sia una regola TANTO NECESSARIA quanto DOVEROSA da rispettare dall'altro, anche solo per rispetto di chi sta mettendo la propria vita al nostro servizio, andando incontro a rischi e pericoli in prima persona...
Mi pare una sciocchezza NON ESSERE CAPACI nel rispettare una regola tanto semplice quanto banale e cioè quella dello stare a casa, soprattutto se pensiamo a come sono le nostre case al mondo d'oggi e cioè piene di tutto ciò di cui abbiamo bisogno e oltre...!!!

In compenso, porca miseria, ma sapete quanto tempo riscoperto e quante attività soprattutto???...
Non dover correre a fare i mestieri per poi dover uscire per qualche commissione che in settimana non si avrebbe avuto il tempo di fare...
Mettersi alla prova in cucina ed aver tempo di provarci: prima prova per "pasta alla sorrentina" a detta del marito...SUPERATA!!!
Leggere, ma soprattutto scrivere...già, una cosa che mi è sempre piaciuta fare, ma per la quale ho sempre avuto poco tempo!...ho un libro in "stand-by" che aspetta solo me per essere scritto e chissà che non la volta buona per finirlo!
Giocare alla play: si, è una cosa stupida, ma pur avendola in casa, io e Teo non abbiamo mai avuto lontanamente né la voglia né il tempo di usarla per i troppi impegni e la mancanza di tempo e la stanchezza che bussava alla nostra porta a fine giornata..

Sono convinta, cari nonni, che anche noi rimarremo scottati da ciò che stiamo vivendo: sono convinta che cambieremo il nostro modo di vivere le interazioni sociali (e forse per un po' sono quasi convinta che avremo paura dall'uscire da quella casa che ci ha fatto da nido e continuerà ad esserlo per ancora un bel po' di giorni), cambieranno le nostre abitudini e sono convinta che anche le nostre priorità nella vita subiranno a loro modo uno scossone importante...

Io lo so che da lassù voi ci state guardando e vi sento sapete?!..vi sento quando sussurrate attraverso il vento o quando entrate incalzanti nei nostri sogni la notte dicendoci che "andrà tutto bene"!

Mi mancate anche voi più che mai e spero che vi stia rendendo fieri della nipote che sono diventata...

Vi voglio bene!

domenica 15 marzo 2020

SETTIMANA NUMERO UNO...



Una settimana...

Una settimana vissuta a casa, come da decreto legge anzi no, come da fiera cittadina ITALIANA dotata di enorme senso civico e profondo senso di responsabilità verso le persone che mi circondano, da quelle a me più care alle più sconosciute.
Una settimana vissuta a casa in segno di enorme rispetto per tutti quei medici, infermieri, operatori sanitari e semplici persone che stanno mettendosi in prima linea anzi no, HANNO SCELTO di mettersi in prima linea per combattere un nemico tanto invisibile quanto cattivo.

A LORO VA IL MIO GRAZIE ENORME!
...PER ESSERSI MESSI IN PRIMA LINEA, PER NON AVERCI PENSATO UN ATTIMO E PER AVER FATTO DELLA SPERANZA E DELLA PERSEVERANZA LA LORO ARMA PER COMBATTERE LA PAURA, LA STANCHEZZA E LA LONTANANZA DAI PROPRI CARI...

Perché ricordiamoci che queste persone non hanno poteri straordinari come Superman o Spiderman, ma sono semplici persone, con famiglie, con una vita quotidiana e lavorativa che si sono trovati del tutto sconvolta dall'oggi al domani..per loro scelta, una scelta di vita fatta tanti anni fa!

Una settimana, la prima, a lavorare in modalità del tutto nuova, tramite il cosiddetto "smart-working", in una condizione quantomeno "strana" e particolare, ma fondamentale più che mai in questo periodo per il bene di tutti...e che credo in fondo ci farà bene, ci farà crescere e render ancor più consapevoli del nostro lavoro e delle nostre responsabilità.

Una settimana in cui il silenzio che troviamo al di fuori delle nostre finestre (soprattutto nel weekend) è spiazzante, ma al tempo stesso commovente quando viene rotto da applausi e canzoni, dal nostro inno, e da tutti quei FLASHMOB SPONTANEI che da Nord a Sud servono a ricordarci che SIAMO TUTTI PARTE DI UNA STESSA COMUNITÀ CHE STA LOTTANDO e DEVE LOTTARE contro una male comune..e che semplicemente servono a ricordarci che siamo ITALIANI.

Una settimana dove essere costretta ad abbandonare una delle mie passioni più grandi, la corsa, credetemi, non è per niente facile, ma nemmeno mi pongo il problema del dover, senza polemiche, capire se usare o meno l'autocertificazione per poterla praticare come attività fisica nelle vie vicino casa perché, dannazione, ce lo stanno ripetendo (e il nostro sistema sanitario oserei dire ci sta pregando) con ogni mezzo possibile ed immaginabile, che BISOGNA STARE A CASA!!!...per il bene nostro e quello di tutti.

Una settimana dove parlare con i propri genitori solo attraverso la tecnologia nessuno se lo sarebbe aspettato (e ringraziamola per una volta questa tecnologia che sta permettendo a tutti noi di render la nostra socialità più semplice di quello che sarebbe potuta essere parecchi anni fa!). 
Già, perché io sono sposata (e quindi non ho bisogno di vedere e sentire la persona che più amo attraverso una chiamata Skype o Whatsapp), ma abituata a passare quotidianamente dai miei genitori per correre sul Tapis Roulant per allenarmi dopo il lavoro (perché io non ho lo spazio per tenerlo in casa)
...beh, cazzo mi manca, mi manca come l'aria!!! E non pensate che sia immune a questa "lontananza", che non ci pensi almeno un pochino qualche minuto al giorno perché non è così: mi manca, mi manca eccome vedere, DAL VIVO, i miei genitori!
Ma lo potrò fare presto se TUTTI NOI rispetteremo le regole!!!

E, DANNAZIONE, LA VOLETE CAPIRE O NO CHE PRIMA TUTTI SEGUIAMO LE REGOLE E PRIMA TUTTI POTREMO TORNARE ALLA NOSTRA NORMALITÀ?

La nostra vita è fatta di collegamenti sociali e tutti noi, inconsapevolmente e senza nemmeno rendercene conto, potremmo portare contagi anche nelle nostre famiglie.
Ci è stato chiesto e siamo stati pregati da chi sta vedendo la gente morire, di non fare chissà cosa, ma semplicemente di stare a casa.

Questo non è il momento di pensare a dove uscire a correre per "tenerci in forma" per il dopo. Usate un tappetino ed allenatevi in casa, ma senza esagerare e senza stressare il vostro sistema immunitario!
Questo non è il momento di chiedere a qualche amico di venire a casa vostra per far passare prima quel tempo che sembra non passare mai. Inventatevi gli aperitivi virtuali!
Questo non è il momento di condividere i momenti in famiglia: basta pranzi o momenti di condivisione! Potrebbe, a nostra insaputa, diventare un problema pur con tutte le buone intenzioni del caso! Siate responsabili, ve ne prego!

Prima ci renderemo conto di tutto questo e prima potremo recuperare il tempo che ci è stato privato!

EVITIAMO DI CONTAGIARE E DI ESSERE CONTAGIATI!
...CAZZO...STIAMO A CASA!...COSA NON VI è CHIARO?!?
Leggete, giocate alla playstation, giocate con i vostri bambini (e ringraziate del tempo che vi è stato donato in loro compagnia) e fate con tutto questo tempo tutto quello per il quale vi siete sempre lamentati in passato...

VE NE PREGO...STATE A CASA!...e vedrete che #andràtuttobene

martedì 10 marzo 2020

COVID-19

È da tanto che non scrivo sul blog. 
Più di un anno è passato dall’ultima volta (quasi due forse), banalmente con la semplice giustificazione che sono stati gli elevati ritmi quotidiani ad “obbligarmi” ad uno stop, legati all’intenso lavoro da un lato o al semplice voler vivere la mia vita, con le mie passioni, i miei affetti e le mie scelte dall’altro.

Oggi però ho sentito il bisogno, rigorosamente da casa, di riprendere in mano la tastiera del mio computer per mettere nero su bianco le mie emozioni, i miei pensieri, perché no le mie “paure”, che tanto attraversano come me la mente di milioni di italiani e non solo!

Per quale motivo vi chiederete voi?..forse mi basterebbe scrivere la parola “CORONAVIRUS”! 

Quando alla fine del 2019 la preoccupazione della maggior parte degli italiani era come organizzare la notte di San Silvestro mentre in Cina cominciavano i primi problemi legati a questo fantomatico virus trasmesso a causa di una mutazione partita da un pipistrello, chi l’avrebbe mai detto che da lì a un mese l’Italia sarebbe dovuta arrivare a considerarsi “ZONA ROSSA”? 

Chi l’avrebbe mai detto che un intero stato sarebbe stato discriminato dal resto del mondo perché considerato “infetto”? 
Chi l’avrebbe mai detto che da un giorno all’altro migliaia di italiani si sarebbero trovati a dover rispettare banali (oserei dire quasi scontate per il bene comune), ma importantissime regole di igiene personale e a doversi ripetere in maniera ossessiva come un mantra un’unica severa, ma atroce legge da rispettare: “STATE A CASA!”?
Chi l’avrebbe mai detto che per stare vicino alle persone, ai nostri cari, avremmo dovuto trovarci nella condizione del dover rispettare 1 metro di distanza, sempre e comunque facendo prevalere la scelta del restare ognuno a casa propria usando in alternativa tutti i mezzi tecnologici a nostra disposizione affinché la nostra “socialità” non venisse del tutto annullata? 
Chi l’avrebbe mai detto che oggi, marzo 2020, il più grande gesto d’amore da fare nei confronti delle persone che più amiamo non sia un bacio, non un abbraccio, ma la distanza e il comportarsi nel modo più asociale possibile nei loro confronti?

Ebbene sì, chi l’avrebbe mai detto?!

..eppure siamo qui a parlarne, io a scriverne, perché la realtà dei fatti è che in questo anno bisesto (mai come quest’anno così funesto!) la realtà è che le persone non possono, e per il bene comune di tutti gli abitanti dell’Italia, NON DEVONO USCIRE DI CASA! 
E questo non è più un consiglio, ma un ORDINE!
..eppure sono qui a parlarne perché vi posso assicurare che alzarsi la mattina e lavorare da casa in modalità Smart-Working seppur da un lato possa avere i suoi aspetti positivi (una sveglia più cristiana, più pace e tranquillità e silenzio e maggiore concentrazione a disposizione), dall’altro posso assicurarvi che manca quello stress quotidiano e quella frenesia aziendale ormai parte della mia/nostra quotidianità...senza contare la perdita di tutti quei piccoli contatti sociali di confronto e di crescita personale e professionale!
..eppure sono qui a scrivere la mia testimonianza anche da semplice atleta che per il bene proprio e di quello delle persone a me più care, rinuncerà per un po’ a una delle sue più grandi passioni, la corsa, per evitare che uno sforzo indebolisca il mio sistema immunitario mettendolo più a rischio contagio per me e per le persone a me più care (in primis mio marito, roccia e luce della mia vita!)!

Ebbene, il 9 marzo 2020, il COVID-19 ha DECRETATO nuove regole:
- Lo sport si è fermato...
- Il lavoro ha dovuto “arrendersi” a modo suo al rispettare nuove, ma ben più drastiche regole, a volte veramente difficili per le aziende...una grande e immensa prova!
- La normale quotidianità fino a nuovo ordine sarà il DOVER RIMANERE A CASA, annullando qualsivoglia rapporto sociale anche a noi più caro...

Senso civico, senso di responsabilità e l’aver acquisito una grande consapevolezza saranno i nuovi mantra che dovranno portare le persone ancor di più a capire l’enorme rischio che l’Italia sta correndo. STATE A CASA!
Gli ospedali, i medici, gli infermieri non riusciranno a reggere una crescita esponenziale e troppo rapida di contagi: non parliamo di robot, ma di esseri umani che si sono ritrovati coinvolti in un vortice più grande di loro. AIUTIAMOLI!...STATE A CASA!
Proteggete le persone a voi più care ed evitate “passeggiate inutili”. STATE A CASA!

Fino allo sfinimento...STIAMO e STATE A CASA!!!

Ci vorrà il tempo che ci vorrà, ma pensate a quale sarà il sapore di un abbraccio, di un bacio o di una semplice stretta di mano quando finalmente ci sarà concesso nuovamente di farlo?!

STATE A CASA! Si, lo ripeterò fino al farmi odiare per le volte in cui l’ho scritto, lo sto scrivendo e lo scriverò e continuerò a farlo!

Gli sbagli fino ad oggi sono stati fatti per la troppa superficialità iniziale che abbiamo dimostrato! Adesso è tempo di dimostrare come l’unione faccia la forza e come solo insieme si possa vincere e superare un momento di grande difficoltà. STATE A CASA!

Un piccolo ed ultimo appunto che mi sento di fare: 
- Regione Lombardia ha attivato un IBAN per fare delle donazioni, Regione Lombardia-Sostegno emergenza Coronavirus” (numero iban IT76P0306909790100000300089),
- Chiara Ferragni e Fedez, a seguito di loro iniziale donazione e grazie al potere dei social, hanno condiviso una raccolta economica tramite crowdfunding al seguente link (e in meno di 24h il loro essere social ha permesso la raccolta di quasi 3 milioni di euro che verranno senz’altro superati!)

Ognuno ha le sue possibilità economiche e per certi aspetti anche solo una semplice condivisione farà la differenza e sottolineo che ognuno è e sarà sempre libero di avere un proprio pensiero e giudizio sulle persone, ma a parer mio quando in gioco c’è l’obiettivo di aiutare nel concreto chi sta dando anima, cuore e corpo per curare e salvare vite da una minaccia contro la quale ahimè non abbiamo una potente arma che possa venire in nostro aiuto...beh, perdonatemi ma non esistono pregiudizi e la sola cosa che possa scrivere è che L’UNIONE FA LA FORZA. 
Io la mia donazione l’ho fatta, seppur piccola. Fatela anche voi! 

E STIAMO...STATE A CASA!...per favore!