martedì 10 marzo 2020

COVID-19

È da tanto che non scrivo sul blog. 
Più di un anno è passato dall’ultima volta (quasi due forse), banalmente con la semplice giustificazione che sono stati gli elevati ritmi quotidiani ad “obbligarmi” ad uno stop, legati all’intenso lavoro da un lato o al semplice voler vivere la mia vita, con le mie passioni, i miei affetti e le mie scelte dall’altro.

Oggi però ho sentito il bisogno, rigorosamente da casa, di riprendere in mano la tastiera del mio computer per mettere nero su bianco le mie emozioni, i miei pensieri, perché no le mie “paure”, che tanto attraversano come me la mente di milioni di italiani e non solo!

Per quale motivo vi chiederete voi?..forse mi basterebbe scrivere la parola “CORONAVIRUS”! 

Quando alla fine del 2019 la preoccupazione della maggior parte degli italiani era come organizzare la notte di San Silvestro mentre in Cina cominciavano i primi problemi legati a questo fantomatico virus trasmesso a causa di una mutazione partita da un pipistrello, chi l’avrebbe mai detto che da lì a un mese l’Italia sarebbe dovuta arrivare a considerarsi “ZONA ROSSA”? 

Chi l’avrebbe mai detto che un intero stato sarebbe stato discriminato dal resto del mondo perché considerato “infetto”? 
Chi l’avrebbe mai detto che da un giorno all’altro migliaia di italiani si sarebbero trovati a dover rispettare banali (oserei dire quasi scontate per il bene comune), ma importantissime regole di igiene personale e a doversi ripetere in maniera ossessiva come un mantra un’unica severa, ma atroce legge da rispettare: “STATE A CASA!”?
Chi l’avrebbe mai detto che per stare vicino alle persone, ai nostri cari, avremmo dovuto trovarci nella condizione del dover rispettare 1 metro di distanza, sempre e comunque facendo prevalere la scelta del restare ognuno a casa propria usando in alternativa tutti i mezzi tecnologici a nostra disposizione affinché la nostra “socialità” non venisse del tutto annullata? 
Chi l’avrebbe mai detto che oggi, marzo 2020, il più grande gesto d’amore da fare nei confronti delle persone che più amiamo non sia un bacio, non un abbraccio, ma la distanza e il comportarsi nel modo più asociale possibile nei loro confronti?

Ebbene sì, chi l’avrebbe mai detto?!

..eppure siamo qui a parlarne, io a scriverne, perché la realtà dei fatti è che in questo anno bisesto (mai come quest’anno così funesto!) la realtà è che le persone non possono, e per il bene comune di tutti gli abitanti dell’Italia, NON DEVONO USCIRE DI CASA! 
E questo non è più un consiglio, ma un ORDINE!
..eppure sono qui a parlarne perché vi posso assicurare che alzarsi la mattina e lavorare da casa in modalità Smart-Working seppur da un lato possa avere i suoi aspetti positivi (una sveglia più cristiana, più pace e tranquillità e silenzio e maggiore concentrazione a disposizione), dall’altro posso assicurarvi che manca quello stress quotidiano e quella frenesia aziendale ormai parte della mia/nostra quotidianità...senza contare la perdita di tutti quei piccoli contatti sociali di confronto e di crescita personale e professionale!
..eppure sono qui a scrivere la mia testimonianza anche da semplice atleta che per il bene proprio e di quello delle persone a me più care, rinuncerà per un po’ a una delle sue più grandi passioni, la corsa, per evitare che uno sforzo indebolisca il mio sistema immunitario mettendolo più a rischio contagio per me e per le persone a me più care (in primis mio marito, roccia e luce della mia vita!)!

Ebbene, il 9 marzo 2020, il COVID-19 ha DECRETATO nuove regole:
- Lo sport si è fermato...
- Il lavoro ha dovuto “arrendersi” a modo suo al rispettare nuove, ma ben più drastiche regole, a volte veramente difficili per le aziende...una grande e immensa prova!
- La normale quotidianità fino a nuovo ordine sarà il DOVER RIMANERE A CASA, annullando qualsivoglia rapporto sociale anche a noi più caro...

Senso civico, senso di responsabilità e l’aver acquisito una grande consapevolezza saranno i nuovi mantra che dovranno portare le persone ancor di più a capire l’enorme rischio che l’Italia sta correndo. STATE A CASA!
Gli ospedali, i medici, gli infermieri non riusciranno a reggere una crescita esponenziale e troppo rapida di contagi: non parliamo di robot, ma di esseri umani che si sono ritrovati coinvolti in un vortice più grande di loro. AIUTIAMOLI!...STATE A CASA!
Proteggete le persone a voi più care ed evitate “passeggiate inutili”. STATE A CASA!

Fino allo sfinimento...STIAMO e STATE A CASA!!!

Ci vorrà il tempo che ci vorrà, ma pensate a quale sarà il sapore di un abbraccio, di un bacio o di una semplice stretta di mano quando finalmente ci sarà concesso nuovamente di farlo?!

STATE A CASA! Si, lo ripeterò fino al farmi odiare per le volte in cui l’ho scritto, lo sto scrivendo e lo scriverò e continuerò a farlo!

Gli sbagli fino ad oggi sono stati fatti per la troppa superficialità iniziale che abbiamo dimostrato! Adesso è tempo di dimostrare come l’unione faccia la forza e come solo insieme si possa vincere e superare un momento di grande difficoltà. STATE A CASA!

Un piccolo ed ultimo appunto che mi sento di fare: 
- Regione Lombardia ha attivato un IBAN per fare delle donazioni, Regione Lombardia-Sostegno emergenza Coronavirus” (numero iban IT76P0306909790100000300089),
- Chiara Ferragni e Fedez, a seguito di loro iniziale donazione e grazie al potere dei social, hanno condiviso una raccolta economica tramite crowdfunding al seguente link (e in meno di 24h il loro essere social ha permesso la raccolta di quasi 3 milioni di euro che verranno senz’altro superati!)

Ognuno ha le sue possibilità economiche e per certi aspetti anche solo una semplice condivisione farà la differenza e sottolineo che ognuno è e sarà sempre libero di avere un proprio pensiero e giudizio sulle persone, ma a parer mio quando in gioco c’è l’obiettivo di aiutare nel concreto chi sta dando anima, cuore e corpo per curare e salvare vite da una minaccia contro la quale ahimè non abbiamo una potente arma che possa venire in nostro aiuto...beh, perdonatemi ma non esistono pregiudizi e la sola cosa che possa scrivere è che L’UNIONE FA LA FORZA. 
Io la mia donazione l’ho fatta, seppur piccola. Fatela anche voi! 

E STIAMO...STATE A CASA!...per favore!

Nessun commento:

Posta un commento