giovedì 10 ottobre 2013

Precarietà della condizione umana


"Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie"
Ungaretti - Soldati

Il lieto evento dell'attesa. L'incredulità di fronte ad una morte ingiusta. Il nascere di una nuova vita. Lo spegnersi da parte di chi una vita l'ha già vissuta. E' difficile commentare con oggettività tutto ciò che la vita ci mette sulla strada. Incomprensibili e avvolte nel mistero sono le casualità che nell'arco di pochi minuti "bussano alla tua porta", una opposta all'altra, quasi a volerti mettere alla prova.

Meraviglioso e pieno di gioia scoprire che tuoi amici diventeranno presto genitori e allo stesso tempo difficilissimo, a 26 anni, essere testimone di un incidente dove di lì a breve, lentamente, una vita umana esalerà l'ultimo respiro sotto i tuoi occhi. 
E' la precarietà della condizione umana! Uomini come foglie: appese agli alberi, vittime dello scorrere inesorabile del tempo.
Per Ungaretti basta un colpo di vento per far morire una foglia e basta un colpo di fucile a far cadere un soldato. A noi, abitanti del XXI secolo, ahimè, basta molto meno a cancellare un'intera vita, o meglio a cancellare l'esistenza di un futuro: è sufficiente una piccola disattenzione..assolutamente da condannare!

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