giovedì 20 febbraio 2014

L'arte dell'essere amici.

Nei miei 27 anni spesso mi sono chiesta quale sia il segreto dell'essere amici e quasi sempre sono arrivata alla stessa conclusione. È terribilmente difficile!



È difficile rispondere e dare un valore profondo al significato dell'amicizia tra due o più persone, perché spesso si è condizionati dalla vita circostante. 

Tra bambini è facile, in fondo si è un pó tutti amici solo condividendo le stesse passioni, mostrandosi gentili col prossimo o accondiscendenti; da adolescenti si sceglie di avvicinarsi a persone sul quale poter contare nel momento del bisogno, che ti sappiano supportare e siano presenti per superare le prime crisi amorose, scolastiche o gli scontri con i genitori. 
Ma è da giovani, da adulti, che cominciano ad aver un peso le carte in tavola e la selezione naturale si fa interessante, drammatica nel farti rendere conto degli anni "buttati" a credere in una crescita biunivoca, ma preziosa nel farti scoprire o riscoprire come il silenzio di una persona sia significato in realtà un insegnamento fatto di infinite parole.

L'amicizia non è incontrarsi con continuità assillante, ma è saper esserci nel momento di necessità; l'amicizia non è dare il contentino, ma è offrire con serietà e schiettezza uno spunto di riflessione e confronto, è una doppia crescita; l'amicizia non è parlare, ma è, ancor più difficile, saper ascoltare e aver la capacità di donarsi con gratuità e umiltà all'altro.
 

L'amicizia è un'arte faticosa da piantare e ancor più da coltivare, ma una volta germogliata è frutto e fiore stupendo dal quale attingere.

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