venerdì 17 gennaio 2014

Sant'Antonio: fuoco di speranza


Tanto pericoloso quanto magico, il fuoco mi ha sempre spaventato per il suo essere così sfuggevole e distruttivo, ma al tempo stesso mi ha sempre rapito ed incantato per la sua capacità di entrarti così indelebile nel profondo, rimanendo "vivo".
È incredibile pensare come questo elemento possa incenerire una vita intera fatta di sacrifici, ma anche scaldare il cuore, dando speranza per un futuro migliore.

Personalmente credo che il falò di Sant'Antonio sia in grado di rappresentare al meglio questa opposizione tra "nascere e morire" o "distruggere e generare" se preferite: da un lato la pira di legna che si sgretola sotto ai nostri occhi e dall'altro centinaia e centinaia di bigliettini di chi come me, affida alla semplice mano delle leggi della natura il proprio futuro, coi propri sogni e i propri desideri, alla ricerca della felicità.

È bello credere che ci sia qualcuno pronto ad aiutarci ad affrontare le responsabilità e le difficoltà della vita che ci corre via più veloce che mai; è bello pensare che i nostri sogni e i nostri desideri, una volta polvere, si alzino in cielo alla ricerca di qualcuno che li prenda a cuore e ci aiuti da lassù a realizzarli; è bello perdersi in quel calore così forte e difficile da sopportare, con la speranza che sia un calore astratto, un calore d'amore, invece che l'attimo prima di una terribile ed inesorabile distruzione.
 

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