martedì 27 novembre 2012

Tiriamo le somme

Ci sono sere dove ti siedi, cominci a pensare..e nient'altro conta se non la persona che sei e chi ti sta attorno..e ti immagini di camminare in chissà quale labirinto infinito.
Ricordi il passato, rivivi il presente e sogni ad occhi aperti il futuro perfetto che ogni bambino scrive, disegna e colora su quel banco di scuola, in legno..contento per non esser stato interrogato dalla terribile insegnante d'italiano di turno..e tiri le somme e fai i conti di ciò che è stato, di ciò che è e di ciò che sarà..

E in questi momenti sono ben poche le cose materiali che t'importano e ti rifugi quasi solo ed esclusivamente in ciò in cui credi e in quei simboli d'amore che per un motivo o per un altro sono gli unici a meritare un sacrificio che vale una vita, la propria vita.

Penso alla mia famiglia, ai miei due "boss", l'esempio più meraviglioso dal quale possa imparare a crescere e dal quale imparare l'umiltà ed il rispetto per affrontare col sorriso tutto ciò che mi circonda, pur difficile che sia.
Penso a mia mamma, che mi ha insegnato la determinazione nel credere fortemente alla realizzazione dei miei progetti e penso a mio papà, testimonianza vivente, col suo lavoro, che anche dalla situazione più terribile possa nascere qualcosa di buono.
Penso ai preziosi valori che mi sono stati donati e cresco con la speranza che un giorno, qualcun'altro al posto mio, possa fare lo stesso.

Penso ai miei nonni e alla saggezza che semplicemente vivendo mi hanno fatto percepire in tutti i loro piccoli gesti e penso a quanto siano stati testimonianza, per me, nell'essere a continuo servizio per gli altri.

Penso a TE, a TE che sei il mio presente e il mio futuro..a te che mi fai voglia di diventare grande e a te che riempi con la sola voce le mie giornate e adesso come non mai dai un senso alla mia "strada" e una ragione al mio presente..penso a te che sei il MIO progetto più grande, per la nascita, ma anche per la morte.
Penso a NOI: piccoli sposini, impacciati genitori, adulti stressanti e "vecchi saggi brontoloni".


Penso anche a Golia, al mio piccolo grande "uomo nero", che a suo modo è stato capace di trasmettermi un amore illimitato e sincero per tutto il tempo che Dio gli ha permesso di starmi accanto, di starci accanto..



Penso a me e non rimpiango niente e rifarei tutto ciò che ho fatto allo stesso modo, sbagliando e imparando, ma facendomi diventare la MARIACHIARA GUFFANTI che sono oggi.

Ogni tanto è giusto fermarsi a riflettere e tirare le somme e sinceramente, se da piccola mi faceva paura crescere..adesso non vedo l'ora di affrontare le nuove sfide che il cammino mi riserverà e di caricarmi di altre responsabilità.

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